
Il tamponamento a catena: chi paga?
- 24 Marzo 2025
- nicolò vallini vaccari
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ToggleCosa è un tamponamento
Il tamponamento è un tipo di incidente stradale in cui un veicolo urta la parte posteriore del veicolo che lo precede. Questo tipo di sinistro è molto comune e la responsabilità, salvo eccezioni, ricade solitamente sul conducente che ha causato l'urto. Vi sono poi casi più complicati, come quello del tamponamento a catena.
Chi è generalmente responsabile in caso di tamponamento?
Secondo l'art. 141 del Codice della Strada, ogni conducente deve regolare la velocità del proprio veicolo in modo da evitare pericoli e garantire la sicurezza della circolazione. La normativa prevede che di regola chi tampona un altro veicolo sia ritenuto responsabile per mancato rispetto della distanza di sicurezza, a meno che non riesca a dimostrare che l'incidente sia stato causato da fattori indipendenti dalla sua condotta (ad esempio, un comportamento anomalo del veicolo tamponato).
L’ipotesi del c.d. tamponamento a catena
I tamponamenti a catena coinvolgono più veicoli e sono più complessi da gestire dal punto di vista della responsabilità. La norma e la giurisprudenza, per capire chi debba pagare il risarcimento del danno, distingue l'ipotesi del tamponamento tra veicoli fermi e quello del tamponamento tra veicoli in movimento.
Tamponamento tra veicoli fermi
Se il tamponamento avviene in una colonna di veicoli fermi (ad esempio, in attesa a un semaforo o bloccati nel traffico), la responsabilità viene generalmente attribuita al conducente dell'ultimo veicolo della fila. In questo caso, il primo impatto scatena una reazione a catena che coinvolge tutti gli altri veicoli davanti. Secondo la giurisprudenza (Cass. n. 8646/2003; Cass. n. 18234/2008), chi provoca il primo urto è l'unico responsabile dei danni subiti dagli altri veicoli.
Tamponamento tra veicoli in movimento
Se il tamponamento a catena avviene tra veicoli in movimento, la responsabilità è ripartita tra i vari conducenti coinvolti. La legge (art. 2054 c.c.) presume che ciascun conducente abbia contribuito al danno nella stessa misura, a meno che non riesca a dimostrare il contrario. E' importante comprendere la dinamica di questi sinistri per accertare quale sia l'auto che debba pagare il risarcimento del danno. La giurisprudenza ha chiarito che, se i veicoli coinvolti sono in movimento, si applica una presunzione di pari responsabilità tra i conducenti.
Come dimostrare l’assenza di colpa?
La legge consente ai conducenti coinvolti in un tamponamento a catena di dimostrare che non hanno avuto colpa. Per farlo, devono provare di aver rispettato la distanza di sicurezza e che l'impatto è avvenuto esclusivamente per cause indipendenti dalla loro condotta, come una velocità eccessiva del veicolo che li ha tamponati da dietro. Un altro aspetto da considerare è la condotta del primo veicolo della colonna. Questo, infatti, di norma non viene mai ritenuto responsabile. Tuttavia ci sono delle eccezioni, delle circostanze che vanno adeguatamente provate e che consentono di ripartire la responsabilità del sinistro, come nel caso in cui il primo veicolo abbia causato il tamponamento a causa di una brusca ed improvvisa frenata.
Anche nei tamponamenti a catena, infatti, opera il principio di presunzione di pari responsabilità.
Il Principio di Presunzione di Pari Responsabilità
L'articolo 2054, comma 2, del Codice Civile stabilisce che, in caso di scontro tra veicoli, si presume una corresponsabilità pari tra i conducenti, salvo prova contraria. Tale presunzione si applica quando:
- Non è possibile determinare il grado di colpa dei conducenti;
- La dinamica del sinistro non può essere ricostruita con certezza.
Per superare tale presunzione, un conducente deve dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare il danno. Pertanto, anche nei tamponamenti a catena, occorre fornire una dimostrazione quanto più dettagliata possibile della dinamica del sinistro e delle cause concrete dell'incidente. Se ciò non è possibile, il giudice potrà valutare che tutti i veicolo coinvolti (anche il primo, se vi sono dubbi sulla sua condotta) siano da ritenersi responsabili del sinistro.
Indennizzo diretto nei tamponamenti a catena?
Nei tamponamenti a catena con più veicoli coinvolti, non si applica il sistema dell'indennizzo diretto. Pertanto, la richiesta di risarcimento dovrà essere inviata alla compagnia assicurativa del veicolo che ha effettivamente causato il danno. Se il tamponamento avviene tra veicoli in movimento, il risarcimento andrà richiesto alla compagnia del veicolo direttamente responsabile. Se invece si tratta di veicoli in colonna, la responsabilità ricade sull'ultimo veicolo della fila.
Risarcimento per i passeggeri
I passeggeri coinvolti in un tamponamento a catena hanno sempre diritto al risarcimento dei danni. In questo caso, la richiesta deve essere inviata alla compagnia assicurativa del veicolo su cui erano a bordo al momento dell'incidente.
Conclusioni
I tamponamenti, in particolare quelli a catena, possono essere eventi complessi dal punto di vista della responsabilità e del risarcimento. Comprendere le regole e le dinamiche legali aiuta a gestire al meglio la situazione e a ottenere il giusto indennizzo.
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