Finanziamenti ai consumatori e calcolo del TAEG: occhio all’assicurazione!

Quando ci si appresta a chiedere un finanziamento, il dato più importante da verificare è il TAEG.

Si tratta del Tasso Annuo Effettivo Globale ed è espresso in percentuale. È il dato reale e preciso che indica quanto si paga di interessi su un mutuo, un finanziamento o un prestito.

Per calcolare il TAEG vanno incluse tutte le spese a carico del consumatore, tra cui:

  • Le spese di istruttoria e apertura della pratica di credito;
  • Le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore (es. le spese per il pagamento a mezzo RID);
  • Il costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo, se necessaria all‘ ottenimento del credito;
  • Le altre somme (eventualmente) contemplate dal contratto.

Ai sensi dell’art. 121 Testo Unico Bancario, inoltre, “Il TAEG deve comprendere le spese di assicurazione qualora questa sia obbligatoria oppure costituisca un requisito per ottenere il credito alle condizioni offerte”.

In questi casi, quindi, occorre valutare se la polizza assicurativa “offerta” dall’Istituto di credito sia o meno effettivamente facoltativa.

Infatti, spesso accade che l’assicurazione, pur essendo qualificata come facoltativa, sia in realtà obbligatoria. La Banca la propone, insomma, come una condizione necessaria per accedere al credito, che proprio non verrebbe concesso in mancanza di stipulazione della polizza.

Secondo la più recente giurisprudenza, “in presenza di un contratto di finanziamento nel quale le parti hanno indicato come facoltativa la polizza assicurativa abbinata spetta al mutuatario – quindi al cliente – dimostrare che essa rivesta invece carattere obbligatorio, quantomeno nel senso che la conclusione del contratto di assicurazione abbia costituito un requisito necessario per ottenere il credito alle condizioni concretamente offerte, è consentito al ricorrente assolvere attraverso presunzioni gravi precise e concordanti desumibili dal concorso delle seguenti circostanze”.

Prima di stipulare la polizza, quindi, assicuratevi che sia davvero facoltativa e, se non lo è, precostituitevi una prova della sua concreta obbligatorietà!

I vantaggi potrebbero essere molti, tra cui soprattutto l’eliminazione da parte del Giudice degli interessi richiesti dall’Istituto di Credito e la trasformazione del finanziamento in un prestito gratuito.

Per maggiori informazioni contattate l’avvocato.